giovedì 31 gennaio 2013

Scocca 500 Abarth su chassis Blast TC.

Ho fatto giusto i buchi ed è ... come dire... appoggiata... :D
E' un 200 appartenuta a chissà quale modello a scoppio... ma devo dire che con una limatina dovrebbe essere quasi perfetta.




https://www.facebook.com/photo.php?v=210658775738570&set=vb.100003833483526&type=2&theater

ps: il tipo di af model mi ha trovato la clio williams a 20 neuri... :D


domenica 27 gennaio 2013

Un breve giro nei campi. Silvaddicted.

Siamo riusciti a distruggere quasi 2 mezzi :D ma i voli del mini recon si fanno sempre apprezzare :D

Mancava solo l'Eulenico. :D

Peccato nessuno che si sia ricordato di far qualche foto più decenti soprattutto in mezzo ai campi.


In compenso ho vinto questa :D




Il resto del garage in scala 1:1



domenica 20 gennaio 2013

Easy Footy.


Finalmente mi trovo col kit in mano e mi appresto a cominciare questa prima avventura col modellismo navale a vela, rigorosamente rc ma non tanto per bimbi minkia :D. 
In realtà mancavano i tagli dell'albero ma in quattro e quattrotto con una morsa, un dremel, dei tubicini in carbonio e le misure esatte... ed i pezzi di'albero, boma e quant'altro sono belli che pronti. Si inizia incollando il sostegno in alto della vela (non ricordo il nome preciso) all'albero stesso alla cui estremità è stata precedentemente fatta un'incisione, giusto giusto la dimensione del tubicino più piccolo che viene incollato se non ricordo male con cianoacrilato in gel, rispettando le angolazioni date dal disegno in scala 1:1 bastano pochi secondi per ottenere la stabilità dei due pezzi e con l'ausilio di un accellerante dopo qualche minuto si può passare al rinforzo. Il tipo di filo utilizzato è particolare, sembra quasi aprirsi se lo si muove un po col dito, ma quando in tensione pare abbia buone doti di resistenza, in buona sostanza lo si pinza su se stesso e lo si gira diverse volte incrociandolo sempre su se stesso a formare un gomito la dove si è precedentemente incollato l'albero al sostegno e si spalma ben bene con cianoacrilato fluido. A questo punto all'albero stesso viene incollato inserendolo nel tubicino un asticina in acciaio ad 's' anche questa modellato sulla base del disegno, piegandola semplicemente con le mani e cercando di calcarne l'esatta copia, il boma e qui vien da ridere è letteralmente appoggiato sopra il sostegno d'acciaio incollato in piano e rinforzato col sistema del filo di cui sopra. Operazioni delicate ma non impossibili. E' che si fa fatica a crederci.


L'albero, il boma ed il sostegno in acciaio che entrerà nello scafo sono belli che pronti, si può dunque passare all'assemblaggio dello scafo. Depron è la parola magica, dei fogli credo di 3 mm, utilizzati in edilizia come isolanti parecchio in uso nell'aviomodellismo ricorda il polistirolo ma molto più fine e compatto, leggero come pochi e galleggiante dal costo irrisorio, ma soprattutto facile da modellare e che consente ampio margine di correzione. L'idea, che secondo me ha del geniale, è quella di creare uno scafo dal fondo piatto partendo da un foglio di depron....da disegni... forme facilmente replicabili e di rendere l'assemblaggio dello scafo quanto di più facile e veloce sia possibile fare mantenendo inalterate le qualità dello scafo stesso.
Si parte incollando le striscette che faranno da battuta per il fondo e la coperta (prima foto in alto) poi si incollano i fianchi al fondo prima uno poi l'altro, la colla è la uhu por o affine. Il depron si piega discretamente seguendo la linea del fondo e con un po di scotch di carta si aiuta il mantenimento della forma. La prima traversa, ed in pochi semplici passi si può vedere lo scafo già formato a cui mancano 


ancora i sostegni per l'albero, tutti gli acetati di rinforzo (cioè intendo dire proprio gli acetati che si comprano in cartoleria trasparenti per le copiature), come sono in depron tutti gli altri rinforzi e lo specchio di poppa.
Insomma un'inizio produttivo dove ho avuto modo di vedere e mettere un minimo mano garantendomi comunque tutti i passaggi delicati da mani esperte :D. Il passo successivo sarà finire lo scafo, chiglia in alluminio, bulbo in piombo e timone in depron acetato ed infine montare la vela sull'albero. Praticamente rivestito il tutto in adesivo pvc (chissà se il grafico custommaro che mi fa gli adevisi per i viaggi ha qualcosa che non sia bianco-giallo-rosso-verde)... e inserita l'elettronica (poca, poca roba) il modello sarà pronto al varo.
E' stato bello vedere un piano lavoro così fornito ed un lavoro così ben fatto in così poco tempo. Sinceramente anche con l'ausilio di un buon manuale d'assemblaggio sarebbe stato fuori dalla mia portata.
Ma visto da un punto di vista così privilegiato non è detto non si possa replicare. :D